La “grappa” di serpente – 蛇酒 shéjiǔ

Mentre i miei pochi lettori sanno già che il serpente, come animale, giochi un ruolo importanti nella cultura cinese, testimoniata dalla sua appartenenza ai dodici animali dello zodiaco e per la sua presenza in molti racconti e leggende, un numero forse minore di loro conosce il suo ruolo nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), che invece esiste fin dalla Dinastia degli Zhou Occidentali (1046-771 a.C.).

Uno dei più noti rimedi, da me “gustato” a Xi’an, in Cina, nel lontano 1993, è la grappa di serpente 蛇酒shéjiǔ, per la precisione la grappa di bile di serpente, il cui uso è registrato fin dal 520 d.C., dal delicato o vivace colore verde, come in foto al centro.

Questo alimento/rimedio è il più conosciuto tra quelli a base di serpente proposti a uso medicinale. Il metodo di preparazione consiste nel miscelare estemporaneamente la bile del rettile alla “grappa”, di riso o di cereali, e consumarlo presto nei tradizionali bicchierini da alcoolici. Il suo consumo avviene di solito all’inizio del pasto, come una sorta di aperitivo.

La grappa di bile di serpente possiede, secondo la MTC, diverse proprietà terapeutiche. Tra le più importanti segnalo la capacità di tratta la tosse secca, il dolore reumatico, la febbre alta, le convulsioni infantili, l’emiplegia, le emorroidi, il sanguinamento delle gengive, le infezioni dermatologiche, il calo della acuità visiva. Ha anche una generale proprietà rivitalizzante, soprattutto nei maschi, tanto da essere considerata “una cosa da uomini”.

La sua importazione in Italia è vietata.

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