Le maschere sono un fenomeno culturale secolare condiviso da tutti i gruppi etnici in Cina. Come in altri paesi, la loro creazione deriva dai timori degli uomini e donne antichi rispetto ai fenomeni del mondo, che ha portato alla creazione di divinità e totem che, oggetto di riti, li avrebbero protetti e aiutati a superare gli eventi più catastrofici.
Le maschere erano del canali di comunicazione con gli dei, portavano benefici e benedizioni, permettevano di scacciare i fantasmi ostili, allontanavano le malattie.
Le maschere cinesi si possono dividere in alcune categorie: maschere per esorcismi, che celebravano anche nascite e rendevano la casa protetta da spiriti maligni,, sciamaniche (specialmente quelle delle provincie dello Yunnan e Guizhou), teatrali, per ricorrenze etc.
Le maschere dell’Opera di Pechino sono dipinte sui volti degli attori e cantanti per descriverne i tratti e le caratteristiche del ruolo che l’attore sta recitando. I dipinti sul volto sono molto ancitchi, pare risalgano alle dinastie Song (960-279) o Yuan (1271-1368) o precedenti, e raggiunsero la perfezione formale nel corso della dinastia Ming (1368-1644). Sono dipinte in diversi temi e colori, per esempio in rosso, colore che si riferisce alla devozione, coraggio, dirittura morale, lealtà. Guan Yu, il generale dei Tre Regni (220-280), ha il viso dipinto di rosso. Il nero significa fierezza, è il colore di Bao Gong, coraggioso giudice della dinastia Song. Il giallo, altro colore usato per dipingere maschere sul volto degli attori, rappresenta crudeltà, i colori argento e oro rappresentano dei e demoni, spiriti e fantasmi, il blu significa vigore e valore, il verde giustizia e cavalleria.
Le maschere del Capodanno Cinese vengono indossate in tutto il mondo per accogliere il nuovo anno; raffigurano gli umori e le emozioni di piacere e di felicità che si legano all’evento.
Attualmente il loro valore artistico ed estetico le rende preziosi oggetti da collezione.